Care amiche, cari amici,

Il 2019 è stato un anno pieno di attività per i ragazzi e gli educatori della cooperativa CUI e si è concluso in bellezza con la festa del 1° dicembre, con l’esposizione degli oggetti e delle opere prodotte all’interno del centro durante un anno di attività.

Un ringraziamento a tutti coloro che sono venuti a visitarci e che hanno trovato la meravigliosa sorpresa di uno dei nostri presepi più emozionanti.

E ringraziamo anche l’associazione “Amici della CUI” che, come da tradizione, aveva organizzato un gustoso buffet.


Il 2020 sarà per noi un anno molto impegnativo perché la cooperativa compie 45 anni di attività.


Quindi faremo festa ma organizzeremo anche momenti di riflessione per comprendere, per trovare risposte e costruire un nostro lungo futuro.
E una storia di 45 anni è davvero una lunga storia, che si è intrecciata con le trasformazioni radicali di questa città e di questo paese.
Perché la CUI non è mai stata un’isola ma uno spazio, protetto si, ma aperto alle sollecitazioni del mondo, ai suoi cambiamenti perché l’integrazione sociale a tutto campo è sempre stata la nostra missione.

La CUI nacque infatti nel 1975 come falegnameria per opera di un gruppo di genitori che vollero provare a dare ai propri figli disabili una opportunità lavorativa. Da allora molte leggi sono cambiate e con loro il nostro progetto d’origine, ma resta intatta la vocazione della CUI verso l’integrazione dei nostri ragazzi attraverso il lavoro, sia esso inteso come produzione di oggetti o come attività espressive o motorie o attività di formazione e didattica.


Questi gli appuntamenti per festeggiare i nostri 45 anni

Venerdì 6 marzo, giorno in cui la cooperativa è stata fondata, spengeremo 45 candeline su una grande torta.

Sabato 18 aprile grande festa al Politeama.

A novembre presenteremo una pubblicazione che raccoglie e commenta i dati dei questionari sulla disabilità distribuiti agli studenti delle scuole secondarie superiori di Prato.

A fine anno verrà pubblicato un libro che ripercorre la nostra lunga storia perché la memoria del passato è la linfa del futuro.


Cari saluti
Ambra Giorgi